Formazione


"La vera prevenzione che una sana comunità educante dovrà offrire ai più piccoli non può essere guidata da ansia e sospetto, ma si caratterizza per autorevolezza e sicurezza,è animata dal desiderio di comunicare e condividere, è guidata dalla consapevolezza della preziosità e delicatezza dell’intento educativo che accomuna i diversi ruoli."

Una prevenzione davvero efficace nasce in un contesto educativo capace di mettersi sapientemente accanto al minore, in ascolto dei suoi bisogni e a sostegno delle sue potenzialità, nelle differenti fasi evolutive.


È fondamentale, pertanto, che anche in parrocchia – e in ogni realtà ecclesiale che opera con e per minori e soggetti vulnerabili – ogni adulto sia consapevole del proprio valore educativo. A tal fine egli non può essere soltanto “reclutato” o “ingaggiato”, ma va anche formato.
Il servizio Diocesano Tutela Minori è a disposizione - come suo compito primario – per organizzare e proporre incontri di formazione specifici per sacerdoti, catechisti, animatori ed educatori, allenatori, volontari e operatori pastorali, sia a livello diocesano che a livello parrocchiale piuttosto che di Comunità Ecclesiali Territoriali e di Fraternità Pastorali.

I moduli di formazione spaziano in diversi ambiti:

- Buone prassi di prevenzione e tutela, con indicazioni pratiche organizzative e operative per una buona tutela del minore, sia per la generalità dei volontari ed operatori pastorali, sia finalizzati a specifiche categorie di operatori pastorali;
- Percorsi rivolti a minori e finalizzati ad aiutare i bambini ad evitare situazioni potenzialmente pericolose e acquisire o rafforzare abilità volte all’auto-protezione (proposti in collaborazione con professionisti dei Consultori Diocesani – Fondazione Angelo Custode);
- Percorsi pastorali ed educativi specifici di metodo di animazione per animatori giovanili e coordinatori in oratorio e parrocchia (in sinergia con l’Ufficio diocesano per la Pastorale dell’Età Evolutiva).

Per informazioni chiamare il servizio allo 035 278295
oppure scrivere all’indirizzo mail tutelaminori@curia.bergamo.it

Pubblicazioni


Convegni e incontri diocesani


Il Servizio Diocesano Tutela Minori organizza convegni e giornate a livello diocesano, di comunità ecclesiale territoriale rivolti agli operatori pastorali, ai volontari, a gruppi e associazioni, per approfondire le tematiche relative alla tutela dei minori.

Buone Prassi


Ogni bambino si aspetta d’essere amato e protetto dai suoi genitori, dai parenti e - in genere - dagli adulti che si prendono cura di lui.
Proprio per questo l’attività pastorale della Chiesa per i più piccoli non può che essere improntata in modo consapevole ad uno stile “generativo” che si esprime nella forma della custodia, della cura, della sollecitudine educativa e – se del caso – della protezione.
I genitori affidano i loro figli alle nostre mani, dando così fiducia al nostro lavoro pastorale. Questa fiducia va onorata.
L’attività di prevenzione e formazione – al di là di affermazioni generiche – chiede di essere concreta e operativa, con chiare indicazioni pratiche: buone prassi che aiutano a custodire.
L’attenzione corresponsabile della comunità saprà trovare non solo le modalità migliori per attuarle nella propria realtà parrocchiale, ma anche individuarne ulteriori e più adatte alle specifiche attività che vengono svolte nella propria parrocchia.

Un “Decalogo” che sostiene


Una piattaforma valoriale di base, che comprende alcune indicazioni operative generali, da specificare poi ulteriormente in base a ciascuna figura educativa e alle specifiche e poliedriche attività.

Anzitutto vanno sottolineate alcune dimensioni positive che devono appartenere allo stile di chiunque, in parrocchia, svolge un qualsiasi servizio e – in ragione di esso – interagisce con un minore:

  • ogni minore ha piena dignità, e deve essere sempre trattato con rispetto;
  • un adulto deve essere consapevole di dover offrire sempre un modello positivo di riferimento;
  • nessuna attività con un minore è svolta a titolo proprio o personale: bisogna operare sempre sapendo di essere chiamati ad un servizio di custodia e responsabilità ecclesiale;
  • ognuno deve essere sempre in grado di rendere conto dei propri gesti e comportamenti;
  • ogni bambino – al pari di un adulto – ha il diritto e deve avere la possibilità di parlare apertamente, porre domande ed esprimere eventuali preoccupazioni; non deve essere zittito;
  • la sfera di riservatezza e intimità del minore va sempre riconosciuta e rispettata;
  • quando si svolgono attività con i minori si deve operare in modo da essere sempre visibili e mai creare situazioni che si sottraggono alla trasparenza;
  • segnalare sempre al coordinatore responsabile – anche in caso di dubbio - comportamenti potenzialmente pericolosi e abusivi;
  • informare sempre le famiglie delle attività che vengono proposte, delle relative modalità organizzative, degli orari e dei luoghi, e delle eventuali modifiche al programma.

All’interno di tali indicazioni generali positive, ogni operatore pastorale deve essere pienamente consapevole che alcuni comportamenti non possono mai essere accettati:

  • lasciare un minore in una situazione potenzialmente pericolosa per la sua sicurezza psicofisica;
  • infliggere castighi fisici di qualunque tipo o ricatti affettivo/psicologici;
  • sviluppare un rapporto esclusivo con un singolo minore rispetto ad altri;
  • discriminare un minore o un gruppo di minori;
  • parlare o comportarsi con un minore in modo offensivo, inappropriato o sessualmente provocatorio, anche solo per scherzo;
  • forzare o ridicolizzare un minore nella gestione della sfera intima e corporea;
  • provvedere a gesti di cura della persona (come lavarsi e cambiarsi) che un minore potrebbe benissimo fare da solo/a;
  • chiedere a un minore di mantenere un segreto;
  • fare regali ad un minore privilegiandolo al resto del gruppo;
  • intraprendere relazioni sentimentali con minori, sempre inaccettabili nell’ambito di un rapporto educativo e di custodia, quand’anche si trattasse di minori vicini alla maggiore età;
  • fotografare o video filmare un minore e/o diffondere via web o social-network immagini di minori e/o chattare con minori.


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