In concomitanza con la “Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale”, anche la Conferenza Episcopale Italiana ha deciso di istituire, a partire dal 18 novembre di questo anno, la prima “Giornata nazionale di preghiera della Chiesa italiana per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili”.
Era il maggio 2015 quando i 47 Stati membri del Consiglio d’Europa istituirono la Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, celebrandola il 18 novembre dello stesso anno. Nell’evidenziare l’importanza di questa giornata, il Segretario generale del Consiglio d’Europa, Thorbjørn Jagland, esortò gli Stati membri a sensibilizzare l’opinione pubblica sullo sfruttamento e l’abuso sessuale dei bambini: “Il nostro silenzio traccia un’invisibile protezione intorno agli autori di tali ignobili azioni. Abbiamo la responsabilità di infrangere i tabù dietro i quali si trincerano i pedofili, e i governi possono dare l’esempio, sostenendo le attività di questa Giornata europea.”
La decisione della Chiesa italiana di collocare la giornata nazionale di preghiera in concomitanza di quella europea si inserisce nel solco di quel cammino ecclesiale italiano di trasparenza e prevenzione a custodia dei più piccoli e delle persone vulnerabili, che ha portato all’approvazione delle nuove Linee guida per il contrasto agli abusi e il sostegno delle vittime (giugno 2019) e alla costituzione di una rete di Servizi per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili, a livello nazionale, regionale e diocesano, con lo scopo di promuovere e consolidare prassi pastorali di prevenzione e tutela.
La nostra diocesi bergamasca ha svolto in questo cammino un servizio di apripista, grazie all’intuizione del vescovo mons. Francesco Beschi di istituire, già nel 2017, un apposito servizio diocesano per la tutela dei minori, con lo specifico mandato di svolgere attività di formazione e prevenzione all’interno delle comunità parrocchiali e diocesane.
Questo percorso si arricchisce ora di una apposita giornata nazionale di preghiera e di sensibilizzazione, che diventerà negli anni un appuntamento prezioso per ricordare il deciso impegno di tutta la Chiesa italiana: «Vorremmo dare a questa Giornata un significato importante, tutt’altro che formale – spiega l’arcivescovo di Ravenna-Cervia, Lorenzo Ghizzoni, presidente del Servizio nazionale CEI per la tutela dei minori – e certamente pregheremo per le vittime, chiedendo perdono al Signore per i peccati commessi anche dagli uomini di Chiesa, ma vorremmo anche che questa Giornata fosse un’occasione perché possa crescere la coscienza e la responsabilità del popolo di Dio nei confronti dei ragazzi e degli adolescenti affidati alla nostra custodia. Penso agli oratori, alle parrocchie, agli istituti, ma anche a tutte le altre attività».
Anche la comunità diocesana dunque accoglie e fa suo non solo l’invito a pregare per tutti coloro che sono stati vittima di abusi, ma anche l’impegno condiviso con tutta la società civile, perché ciascuno, secondo le sue competenze e responsabilità, possa contribuire nella costruzione di spazi e luoghi sicuri per l’accoglienza e la crescita dei più piccoli.